“E ora che siamo qui tutti quanti, brindiamo alla cavalla del Peccianti”
Auguri a tutti per una Buona Pasqua con la storia del Brindisi alla Cavalla del Peccianti.
Pare che il Peccianti, un bravo uomo della Maremma, avesse acquistato una splendida cavalla.
Fra l’animale e il padrone nacque un rapporto profondo, un vero amore.
Il Peccianti curava quotidianamente la sua cavalla trattandola come si tratta un componente caro della famiglia, quasi come si tratta una moglie.
Ma, fu proprio nel lunedì di Pasqua del 1943, che la povera cavalla venne colpita violentemente nel bombardamento degli americani.
Moribondo l’animale sembrava sorridere al Peccianti, sembrava volesse fino all’ultimo momento,
dimostrare la gratitudine e l’amore intenso per il suo padrone che era lì ad accompagnarlo senza mai abbandonarlo, fino all’ultimo suo respiro.
Tutti gli amici del Peccianti furono sconvolti e profondamente commossi dall’episodio.
Per esprimere pubblicamente questo sentimento comune decisero di trovarsi nelle Osterie del paese e bere tutti insieme concentrandosi sul dolore del bravo uomo del Pecciari e sulla fine ingiusta della sua sfortunata cavalla.
Nacque così nelle osterie Maremmane un vero e proprio inno cantato :
“E ora che siamo qui tutti quanti, brindiamo alla cavalla del Peccianti”
La frase cantata e ripetuta all’infinito , prima di sorseggiare il vino, è rimasta nella memoria dei Maremmani per diventare una citazione popolare e diffusa.
Non vi stupite se in Maremma vi succede che, brindando insieme agli amici in un bar qualunque, uno di loro giocosamente vi riproponga con il sorriso ed il bicchiere alzato, il famoso inno :
“Facciamo un brindisi alla cavalla del Peccianti”.