Serve “mettersi in gioco” per avere interazioni.
E’ domenica sera, ho appena terminato di leggere l’articolo su Maremma Magazine di Settembre sul Turismo e sulla guerra dei numeri relativi alla stagione quasi trascorsa. L’argomento che mi colpisce di più è quello relativo a “progetti” di cambiamento nel prossimo futuro.
Si apre così, per me che lavoro nel’ufficio di Informazioni Turistiche di Pitigliano, uno spaccato di incertezze. Rifletto sui cambiamenti e per confortarmi leggo ancora una volta Roberta Milano nel suo saggio sul Marketing turistico nell’era del web (Linguaggi digitali per il turismo Ed. Apogeo), nel punto in cui scrive:
Le resistenze che ostacolano il cambiamento sono dovute “non soltanto a un digital divide di tipo culturale, che in Italia effettivamente esiste e pesa, ma anche a un atteggiamento di psicologica chiusura verso l’interazione e la comunicazione bidirezionale avvertita come potenzialmente destabilizzante per già precari equilibri economici”.
In realtà ho trovato vantaggi nel mio lavoro iniziando ad usare il linguaggio digitale.
Il turista che si rivolge all’ufficio informazioni è una persona prima di essere un consumatore dei nostri servizi, chiede in genere di essere aiutato nella scoperta del territorio. Quasi sempre ha già navigato nel web prima di partire.Il paese, Pitigliano è percepito come “parte di un viaggio nella Maremma Toscana”. Lui, il turista, vuole approfondire la conoscenza di “un insieme” e non solo una parte di esso. La mancanza di contatto con i comuni limitrofi, con le strutture ricettive, insomma con tutti gli attori del medesimo progetto, rappresentava il limite del’informazione che riuscivo a fornire.
Così, ho aperto il profilo di Accoglienza Turistica di Pitigliano e Città del Tufo Maremma Toscana, su Facebook. La presenza sul Social Network mi ha permesso di creare una rete di comunicazione. Oggi, a distanza di un anno, sono informata “on time” . Tutti gli uffici del turismo della Maremma Toscana ora hanno un profilo su Facebook, sono cresciuti i contatti, le relazioni sono aumentate, alle volte rispondo a richieste in chat, posso relazionarmi con i comuni limitrofi, con le strutture turistiche, con le associazioni, con le pro loco, con tutti quelli che come me lavorano su Facebook. Inoltre, sempre grazie alla comunicazione bi-direzionale usiamo un numero maggiore di canali per pubblicizzare gli eventi .
Mi accorgo che il lavoro sul Social network produce giornalmente contenuti generati anche da altri, vengono pubblicate nella bacheca le foto del viaggio o video della Maremma, informazioni utili sugli eventi, commenti. Tutto questo amplifica la nostra visibilità sul web.
L’ ufficio, prima frequentato solo dai turisti, si è trasformato in un’ Officina dove entrano tante persone, come gli artisti o gli artigiani che per le mostre gradiscono le foto on line su Facebook, i ragazzi che non portano più il volantino per l’ evento su un foglio A4 chiedendo di esporlo, ma lo condividono su FB. Passa anche l’anziana signora che scrive poesie e le lascia sulla scrivania, freschissime.
Credo che gli uffici sono uno strumento valido per la promozione del turismo in Maremma. Chi lavora all’interno in genere è una persona che vive nel luogo, che conosce le abitudini e le tradizioni della gente che lo abita. Per questo può essere l’emittente di una comunicazione ” Virale ” e bi-direzionale, con il turista, in rete e con il territorio.
Serve, e questo è il prezzo da pagare, togliere ” l’ approssimazione” come condizione costante e la resistenza al cambiamento, serve “mettersi in gioco” per avere interazioni.
Il personale degli uffici del turismo una volta ” formato”, può essere delegato ad un lavoro di back office, riconoscendo a questo impegno il suo valore implicito. Servono strumenti e gestioni attente per “usare” la forza che è oggi nel brand e nel marketing turistico della Regione Toscana e dell’ Agenzia del Turismo della Provincia di Grosseto.
Bravissima! siete veramente avanti
Partiamo dal concetto di prodotto.Che problema c'e' a vendere Pitigliano e la Maremma?Da maremmano che vive di turismo a Torino, ti posso garantire che il nostro prodotto e molto piu' difficile da vendere….siamo arrivati a Torinesi vendere anche il mare di Liguria,oltre alle montagne,ai laghi,ai musei piemontesi .Hai le necropoli Etrusche,gli Aldobrandeschi,le terme di Saturnia,le spiaggie,gli agriturismi il mare,il tufo……….