E’ diventata un’abitudine e non ne posso più fare a meno.
Il blog di Alessandra Farebegoli esperta di internet e comunicazione, consulente e formatrice,
è stato uno fra i primi che ho iniziato a seguire un anno fa.
Il 16 maggio Alessandra Farebegoli ha pubblicato un Post ” Come promuovere un evento su siti e portali “ e giuro che leggendolo ho provato un tuffo al cuore:
ripreso dal post di Alessandra Farebegoli:
“Attenzione: nel post parlo di eventi di tipo “locale”, quelli organizzati da associazioni, gruppi, piccole e piccolissime imprese, non di grandi iniziative di portata nazionale per le quali è necessario pianificare e gestire una strategia ad hoc, avere un sito, un ufficio stampa, eccetera”.
Con chiarezza di linguaggio e competenza Alessandra Farebegoli indica nel post quali sono le informazioni necessarie
per promuovere un evento di tipo”locale”.
Spiega bene cosa serve e cosa succede invece quando il materiale o l’informazione inviata all’ufficio preposto (..) , non risulta adeguata per essere inserita su portali o altro.
Parla anche delle foto degli eventi inviate direttamente sulla mail , della pazienza che ti impedisce di telefonare al mittente, che ti fa accettare serenamente il “tutto” con la speranza che questa gradevole sfida alla tua resistenza venga poi ripagata nella prossima reincarnazione.
Alle volte le informazioni relative al famoso evento vengono invece inviate con generosità, largamente distribuite nel materiale che ricevi, l’orario dell’evento è nel pdf, la foto è nella mail, il nome degli organizzatori è sul file di word .
Dovendo pubblicare non hai altra scelta se non quella di tentare un’affannosa ri-composizione, cercando di rendere più comprensibile l’informazione, ignorando i dubbi che ti assalgono e con un atto di coraggio ti convinci di aver capito bene, accetti la scommessa e inserisci il tutto nel format .
Illudendoti poi di voler solo seguire il tuo “estro creativo” automaticamente ti cimenti nel ridurre i testi troppo lunghi,
quelli che oltre all’informazione necessaria, sono stati arricchiti di particolari minuziosi così abbondanti che, se non sei preparata e non hai studiato molto la storia dal medioevo ad oggi, non possono servirti.
Alessandra Farebegoli intuisce il brivido freddo che senti sulla schiena e si traduce nel pensiero, nella fantasia perversa, di non pubblicare l’evento che ti è stato inviato in un file sconosciuto, con l’icona a forma di goccia d’ essenza.
Qui, tutto l’evento da inserire è raccontato in due righe nere piccole piccole spalmate sul bianco.
Le guardi e senti che ti implorano di essere trasformate in qualcosa di vivo, in un’informazione comprensibile a tutti e anche, ammesso che tu possa riuscirci, in qualcosa capace di attrarre l’attenzione degli eventuali lettori .
Chissà ..se Alessandra Farebegoli potrà mai sapere quanto mi sono sentita compresa da lei
ottimi suggerimenti ne farò tesoro!!!!
Grazie mille!!
Comunicare serve..
Ottima segnalazione, ottimo articolo! … ma Farebegoli sarà uno pseudonimo? 😀
accidenti Prof., mi hai scoperta subito 🙂