Sto leggendo un libro di Giovanni Feo
“Miti, Segni e Simboli Etruschi” ed. Stampa Alternativa.
http://www.stampalternativa.it/libri/761-7/giovanni-feo/miti-segni-e-simboli-etruschi.html
E’ un piacere leggere i libri di Giovanni Feo, lui vive a Pitigliano ed ho avuto modo di conoscerlo. Scambiare due chiacchere con l’autore è una fortunata combinazione.
“Un profondo senso del mistero ha da sempre colorato il passato più remoto alle antiche civiltà e a quei nostri lontani progenitori, così lontani, che i loro veri volti rimangono per noi senza nome e senza tratti definibili “(Giovanni Feo) http://www.terraincognitaweb.com/gli-eredi-di-arzawa-intervista-a-giovanni-feo/
L’importanza attribuita alla figura Divina pone le donne in primo piano nella civiltà etrusca, esattamente al contrario di quello che accadeva nella società ateniese o in quella romana.
La terra è il corpo della Dea ed è una geografia sacra determinata dove e quando si manifestava il “sacro” cioè un’ energia speciale che poteva essere creativa o distruttiva.
I luoghi dove il sacro si manifestava erano il bosco, la sorgente o ancora il monte.
La Madre Terra e il suo potere sociale l’ ispiravano dell’arte etrusca mistica e carnale.. tutta la dimensione del femminile trovò ampia diffuisione anche nella vita semplice, nel quotidiano, in tutte le caste e sopratutto in quelle popolari.
Un nome di donna etrusca Mitico è quello di Thanaquil che scomposto diventa: Thana – chil .
Thana, in una antica leggenda Toscana, è il nome di una donna giovane e indifesa che venne assalita brutalmente. Non riuscendo a difendersi dall’aggressore Thana invocò l ‘aiuto della Luna.
Thana divenne così Dea della Luna e dei suoi incantesimi.
Thanaquil sposò Tark, il Dio Toro,il Dio della forza…
Tark nome etrusco, divenne poi il Re Romano: Tarquinio Prisco.
Thanaquil allevò un bambino di nome Maostorne.
Una notte mentre tutti dormivano Thanaquil vide la testa del bambino prendere fuoco.Reagì prontamente, ma impedì al suo servo di spegnere le fiamme.
Infatti il fuoco che bruciava la testa del bimbo come lei aveva profetizzato, andò via da solo.. insieme al sonno.
Thanquil, sibilla e regina profetizzò in quest’episodio il destino di Re di Maostorne: infatti egli divenne Servio Tullio, il sesto Re di Roma .
Thanquil possedeva la capacità di rivelare l’arte celeste, di leggere i fenomeni e e l’arte di interpretarli.
Il suo culto fu noto anche a Roma dove la capacità divinatoria veniva associata unicamente a sacerdoti uomini.
Nella Società Etrusca questa capacità fu invece riconosciuta alle donne.